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al testo di Loredana Savelli
Capodanno rumeno
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La risata argentina e nervosa di Miriana, la badante, quando arrivano visite. Al suo paese le chiamano grazie ed offrono i confetti. Con le caramelle, invece, addobbano gli alberi di Natale. Quando è sola, Miriana, sottovoce ripete la grammatica e scrive lettere da prima elementare e ogni tanto di nascosto prende le foto del suo matrimonio. Non lavora il marito di Miriana, ha ucciso il maiale a Capodanno ma a Miriana nessuno l’ha detto.
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Paolo Ottaviani
- 30/12/2011 21:45:00
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Quando il turbamento della realtà è lo stesso turbamento della poesia, allora larte si compie e si manifesta. Complimenti, Loredana!
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Censa Cucco
- 30/12/2011 11:21:00
[ leggi altri commenti di Censa Cucco » ]
bello questo racconto, partecipato. Le badanti sono il segno del sacrificio che fanno per aiutare le loro famiglie... vivono in attesa duna telefonata e del giorno che ritornano a casa, ma intanto si prodigano con amore verso chi badano... il loro sorriso argentino è sempre in attesa di...
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Franca Alaimo
- 30/12/2011 10:55:00
[ leggi altri commenti di Franca Alaimo » ]
Davvero un bel sensibile ritratto, questo di Mariana, badante rumena, ( ne scrivi il nome in minuscolo, poiché, qui, lei è quasi priva didentità, è una "cosa" data in prestito, non è vero?) che mette in luce il dramma, fatto anche di particolarei che agli "altri" potrebbero sembrare di modesta rilevanza, di tante persone che, come Mariana, hanno lasciato patria ed affetti per necessità economica. La risata di Mariana non può non essere per tutti questi motivi "nervosa", poichè la sua felicità lo è a metà, mescolata comè alla nostalgia, alla sofferenza. Una poesia diversa anche nello stile, molto vicina al linguaggio quotidiano, senza simboli o salti di pensiero, una delle tante possibilità che ti offri nella tua quotidiana esplorazione delle possibilità espressive della poesia.
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Giovanni Degli Esposti
- 30/12/2011 10:54:00
[ leggi altri commenti di Giovanni Degli Esposti » ]
Parla di Mariana la poesia... ma dice, ancor di più, della tua anima sensibile. La solidarietà ha mille modi di esprimersi ma la vicinanza, fino alla condivisione, dei sentimenti e dei momenti (anche di solitudine e abbandono) è il modo in cui si esprime soltanto lAmore vero per gli altri. Sì perchè qui tu appari non solo "condividente" laltra ma ti fai laltra e allora nei versi appaiono due anime intrecciate: entrambe dolci... entrambe sensibili... entrambe certe nella "Speranza"... che è una risata sempre argentina... anche se "è già passato capodanno".
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